Da vedere

Sei Qui: HomeIntorno a noiDa vedere

Arezzo

Arezzo

La città di Arezzo è situata alla confluenza di tre delle quattro vallate che compongono la sua provincia. A nord della città si trova il Casentino.

Subbiano

Subbiano

Il paese conserva ancora il vecchio castello affacciato sul fiume, da cui si accede attraverso una porta-torre che invita in una stretta strada lastricata e correndo tutto intorno alla Torre, si apre una bella porta con arco a sesto acuto, che lascia scoprire tra le antiche pietre gli incavi delle botole e delle saracinesche che alzavano un pesante portone. Alla fine del VI secolo la zona di Subbiano era presidiata da un forte stanziamento di forze romano-bizantine che si fronteggiavano per lungo tempo con quelle longobarde. Dopo aver infranto le difese imperiali i Longobardi nella prima metà del VII secolo si fortificarono nel limite meridionale della vallata casentinese, costruendo tra gli altri anche il castello di Subbiano.

capolona

Capolona

Il nome si pensa derivi da "Caput Leonis" (o "Campus Leonis"). Le origini del paese sono remote e poco conosciute: c'è chi ritiene che lì fosse situato un antico convento di cui oggi forse si sono perse le tracce. Oggi Capolona è un tranquillo paesino immerso nella campagna toscana dove ancora si sente l'odore dell'antico e dove ancora le anziane signore lavano i panni alla FONTE (fontanine pubbliche = lavatoi) e passano i pomeriggi d'estate sotto i grandi noci della Marcella a fare i cappelli e le calze di lana per l'inverno.

castelnuovo

Castelnuovo

All'imbocco della grande vallata che si apre sul Casentino e sopra il gruppo di case di Castelnuovo si trova l'omonimo castello. Il nome Castelnuovo ci richiama alla mente una precedente costruzione denominata Castelvecchio. Da un diploma imperiale, che Arrigo II concesse nel 1022 alla Badia delle Sante Flora e Lucilla di Arezzo, si rivela essere stato nelle vicinanze di questo castello un Vico che disegnavasi allora col nome di Sesto, nome forse derivato dalla seta pietra miliare di Arezzo.

valenzano

Valenzano

Il castello di Valenzano che si presenta oggi al visitatore ha appena 90 anni di vita. Dista 8km dal capoluogo di Subbiano e si trova sulle pendici dell'Alpe di Catenaia. Fù ricostruito sulle rovine dell'antico castello dal quale presero il nome i nobili Umbertini da Valenzano parenti di quelli da Chitignano, uno dei quali nel 1221 cedette alla Badia di Selvamonda il giuspadronato della Chiesa di Santa Maria posta fuori del castello di Valenzano e quella di San Niccolò posta dentro il castello.

rassina

Rassina

I primi residenti della zona sono gli antichi Etruschi, la cui presenza è testimoniata dai tanti monumenti presenti in zona.
Durante la seconda guerra mondiale, che causò numerose vittime tra la popolazione civile, Rassina diventa un importante centro di rifugio per i partigiani e per i soldati americani in ritirata dai combattimenti sulle colline casentinesi. Nel 1946, con l'avvento della Repubblica, lo sviluppo economico del comune riprende; negli anni del boom economico, Rassina è al centro di grandi investimenti volti a dar vita ad una delle più importanti industrie per l'estrazione e la lavorazione del calcio in Europa. Il cementificio, costruita negli anni '60/'70, diventa il motore economica di tutta la zona dando così vita ad una sempre più fiorente attività economica.

bibbiena

Bibbiena

I primi insediamenti nel territorio bibbienese risalgono probabilmente all'epoca degli Etruschi, sebbene la data di fondazione del paese sia collocata nel 979 d.C. Durante la lotta tra Guelfi (fiorentini) e Ghibellini (aretini), Bibbiena si schierò con questi ultimi. In seguito alla sconfitta ghibellina nella battaglia di Campaldino, Bibbiena subì un rovinoso assedio di otto giorni da parte dei Fiorentini, che conquistarono la città e la saccheggiarono.
Al plebiscito del 1860 per l'annessione della Toscana alla Sardegna i "si" non ottennero la maggioranza degli aventi diritto (761 su totale di 1570), sintomo dell'opposizione all'annessione.

poppi

Poppi

Uno dei borghi più belli d'Italia, è posto al centro del Casentino a 437mt, prima valle dell' Arno tra le province di Arezzo e Firenze.

vallombrosa

Vallombrosa

In località Vallombrosa è ospitata l'omonima Riserva, oltre a un rinomato arboreto ed un vasto prato, frequentatissimo nel periodo estivo in particolar modo dagli abitanti di Firenze in cerca di refrigerio. Il monumento più noto è l'abbazia dei monaci Vallombrosani, di cui si può essere anche ospitati: dista a soli 35 chilomteri da Firenze, vale la pena visitarla. Per opera di Giovanni Gualberto si costituì una comunità impegnata a seguire gli insegnamenti degli Apostoli e dei padri della Chiesa; semplicità, povertà, meditazione, lavoro: questi i punti su cui convergeva la propria quotidianità.

la verna

Verba

Il Santuario francescano della Verna, situato a pochi chilometri da Chiusi della Verna (provincia di Arezzo), all'interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, è famoso per essere il luogo in cui San Francesco d'Assisi avrebbe ricevuto le stigmateil 14 settembre 1224[1]. Costruito nella parte meridionale del monte Penna a 1128 metri di altezza, il Santuario – destinazione di numerosi pellegrini – ospita numerose cappelle e luoghi di preghiera e raccoglimento, oltre a diversi punti di notevole importanza religiosa.

anghiari

Anghiari

Il 29 giugno 1440 la pianura antistante Anghiari fu teatro di una famosa battaglia, passata alla storia appunto come battaglia di Anghiari, tra iFiorentini alleati della Santa Sede, da un lato, e i Milanesi dall'altro. Poche furono le vittime, ma la vittoria toscana ebbe come conseguenza la riduzione delle ambizioni territoriali lombarde. Leonardo da Vinci, su richiesta del governo fiorentino e in competizione con Michelangelo, iniziò una pittura murale raffigurante la battaglia al salone del Cinquecento di Firenze.

Mappa del Sito Privacy Cookies Realizzazione siti web ActiveSite.it